Ordine esecutivo 6102

L'ordine esecutivo 6102 fu emanato dal presidente Franklin D. Roosevelt il 5 aprile 1933 (durante il periodo della grande depressione), per proibire il possesso di oro (in ogni sua forma: monete, lingotti e certificati aurei) da parte di qualsiasi individuo, associazione o società residente negli Stati Uniti d'America.

Il presidente emanò l'ordine approfittando di una legge di guerra in vigore, il Trading with the Enemy Act (Legge sul commercio con il nemico) del 1917, che non era stata abrogata alla fine della prima guerra mondiale, da lui fatta emendare dal Parlamento lo stesso anno per ampliarne i poteri.

L'ordine ammetteva il possesso pro capite di una quantità di oro inferiore a 100 dollari (circa 1150 $ del 2006 o meno di 5 once d'oro al valore del tempo, $20,67). Il provvedimento esentava quanti utilizzavano l'oro nella loro attività industriale, professionale o artistica e non si applicava a varie categorie di lavoratori (ad esempio: gioiellieri, dentisti ed elettricisti) o nel caso il deposito di oro fosse effettuato per conto di Stati esteri.

La pena per i trasgressori era fissata dall'art.9 in una multa superiore a 10'000 $ oppure un minimo di 10 anni di carcere o addirittura entrambe le pene.

Il 15 agosto 1971, il Presidente Richard Nixon abbassò a 35 $ (un'oncia al valore del tempo) il limite consentito per il possesso personale di oro, in seguito alla sospensione del gold standard.

La limitazione al possesso di oro negli Stati Uniti fu successivamente abrogata dal presidente Gerald Ford il 14 agosto 1974.


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